La tecnica del SI-MA
Essere genitori non é mai facile, se vogliamo migliorare ogni giorno il rapporto con i nostri figli e con tutti i giovani.
Se ci interroghiamo seriamente come rispondiamo a questa domanda:
Come ho imparato a fare il genitore?
Alcuni hanno letto dei libri, altri hanno sentito dei programmi televisivi ma la pratica come l'abbiamo fatta?
L'unico modo reale per imparare qualsiasi cosa é attraverso il FARE.
Siamo quindi disperati: per imparare a fare i genitori occorre avere dei figli e ... sbagliare ogni giorno ...
Fino a che non abbiamo appreso la lezione, i figli sono giá maggiorenni, e questa lezione riusciamo, forse ad applicarla con i nostri nipoti!
A questo punto la maggior parte delle persone cerca di ridurre l'errore appellandosi per imitazione alla propria esperienza con i propri genitori.
Ciascun coniuge ha due genitori, cosí che nostro figlio, a questo punto, ha ben 4 genitori, che dialogano tra loro, e non sempre in modo produttivo...
Infine ci sono le variabili sociologiche: le diverse culture delle diverse generazioni, che educano i loro figli ai valori della loro epoca.
Che confusione !
Nella mia pratica clinica ho incontrato tantissimi ragazzi con disturbo oppositorio − provocatorio.
Spesso mi sono chiesta: Ma possibile che ce ne siano cosí tanti?
Con questi ragazzi la parola proibita é dirgli NO, quando chiedono qualcosa.
Diventano aggressivi, provocatori e il piú delle volte sono liti furibonde per piccolissimi problemi quotidiani!
In questi casi ho notato un particolare stile comunicativo dei loro genitori: essi sembrano vivere agli inizi del 20° secolo e non del 21°.
Comunicano con i loro figli come i loro padri, o addirittura i loro nonni, avrebbero fatto:
VAI LÁ!
FAI questo o quello!!!
NON fare questo!!
FERMO!
VIENI qua!
Il tono impositorio e secco dei nostri nonni spostato di un secolo!!
Il loro modo di comunicare verbalmente non coincide ovviamente con il loro comportamento che invece é allineato al 21° secolo, anzi risente di tutto il permissivismo e la libertá di scelte che ormai la loro generazione ha vissuto!
Non sarebbe meglio unire il messaggio verbale a quello comportamentale? Non sarebbe piú coerente sul piano psicologico ed educativo?
La tecnica del SI-MA é questo!
Ogni richiesta riceve una risposta permissiva SI come é in linea con il contesto di comportamento ormai diffuso fuori e dentro la famiglia, il MA introduce gli elementi realistici nell' ambito del desiderio onnipotente infantile di avere tutto e subito.
MA …
Occorre aspettare Natale…
MA …
prima voglio vedere i tuoi voti a scuola …
MA…
Come intendi guadagnarti questo premio?
Etc etc.
In sintesi: CURATE IL MESSAGGIO VERBALE, MANTENENDO LA SOSTANZA DEL DIVIETO!!!
Semplice ed efficace…
Provare per credere…
La Madre e il bambino: un mondo di amore e di impegno
La gravidanza ed i primi mesi di vita
Se la madre puó essere per il bambino la prima fonte d' empatia, ella, per potersi decentrare ed entrare empaticamente in contatto con i bisogni del suo bambino, ha peró l'esigenza, a sua volta, di essere compresa nei suoi bisogni fin dal momento della gravidanza.
Ripeteró una frase ormai consueta e comune nei giornali e nei libri: il mutato ruolo della donna nella societá e nella coppia.
L'elemento empirico piú rilevante é la notevole riduzione del numero di gravidanze negli ultimi vent'anni che vede il nostro paese in testa alla classifica nei paesi industrializzati tanto che si grida all'invecchiamento della popolazione, ai danni economici, al problema morale e religioso ecc.
Poco é stato detto sulle difficoltá emotive ed ambientali che ogni donna deve attualmente affrontare per poter avere un bambino ed allevarlo con cura ed affetto.
Una donna che attende un bambino é molto piú bisognosa di sostegno che in qualsiasi altro momento della sua vita.
Nel ventunesimo non lottiamo piú per strappare ogni giorno della nostra vita alla morte che incalza alle nostre spalle.
Purtroppo peró in questo periodo cosí tormentato i bambini arrivano nel terzo millennio spesso inseriti in ambienti affettivi molto complessi e difficili.
Il differente ruolo della donna nella famiglia e nella societá la porta ad avere molte piú responsabilitá. A volte senza adeguati supporti collettivi e familiari.
In questo contesto la donna stessa vive la futura nascita del suo bambino spesso piú come una fonte d' angoscia che di gioia.
Aggiungerei che la donna in gravidanza riceve supporto ed aiuto piú come affetta da una malattia da curare,che come una persona che sta vivendo un evento biologico ed esistenziale che le porterá gioia ed arricchimento.
La mancanza di un ambiente empatico intorno alla futura madre, che la valorizzi e le dia il supporto affettivo necessario mette alla prova la stabilitá, la forza e la coesione del suo Sé.
Durante tale periodo si possono evidenziare perció, in assenza di un adeguato ambiente d' oggetto-Sé empatico e di supporto affettivo, le eventuali fragilitá personali.
Alcune donne possono vivere emozioni di forte confusione e debolezza fisica, possono cominciare ad aver paura riguardo alla loro salute e quella del bambino al di lá d' ogni realismo: queste paure sono collegate al proprio senso di coesione del Sé, messo alla prova dalle trasformazioni fisiologiche della gravidanza.(depressione postpartum)
Il bambino e le cure materne
Se la madre é fragile cosa accade al bambino?
Puó accadere che quando il bambino nasce non trovi una madre sana e forte, pronta ad accoglierlo.
La madre, fragile ed angosciata, tenderá a disconoscere la naturale forza e vitalitá del figlio, sará pronta a vederlo debole e malato al di lá d' ogni dato realistico: il bambino rappresenta la sua parte fragile ormai attivata che la rende incapace di comprensione empatica dei bisogni psicologici specifici di questo nuovo individuo.
In altri casi la donna si allontanerá dalle cure empatiche del bambino per interessarsi esclusivamente agli aspetti organizzativi, per dimostrare a sé stessa la propria validitá personale.
Ne scaturiranno un insieme di richieste inconsce perfezionistiche a sé stessa, in una concezione in cui i limiti personali , la fatica e la debolezza sono spesso rimosse sia durante la gravidanza che dopo la nascita del bambino.
Lo si accudisce seguendo i modelli collettivi, stupendosi e vergognandosi quando il bambino non ne vuol sapere di essere come lo si desidera, tentando per tutto il resto della sua vita di farlo diventare diverso da Sé stesso.
Si possono poi verificare le distorsioni piú estreme ed il bambino diviene un pericolo, una persecuzione, da far tacere ad ogni costo, anche soffocandolo, picchiandolo, fino ad ucciderlo.
A parte questi casi estremi, il bambino soffre comunque di una sostanziale mancanza di empatia da parte della madre.
Chiaramente tutto ció non avviene in modo cosí assoluto, per cui esistono le piú infinite sfumature emotive ed ambientali in tutto il susseguirsi dell' etá evolutiva.
Noi siamo qui per questo: ascoltarti e suggerirti la via per il miglioramento della vita tua e di chi ami
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