Queste due categorie vanno spesso insieme. Perché?
Il bambino alterna spesso momenti di tensione, ansia, paura di uscire di casa, dei luoghi chiusi, paura del buio o che i genitori muoiano o lo lascino a periodi in cui é intensamente irrequieto, non sta mai fermo, si oppone a qualsiasi regola di vita familiare (cibo, sonno lavarsi scuola etc.)
Entrambi questi disturbi sono due facce della stessa medaglia: vi é una mancata regolazione delle emozioni ed il bambino sta sostanzialmente male con se stesso e con gli altri.
Pur essendo queste manifestazioni spesso frutto di un disagio interiore del bambino veramente importante i genitori tendono a sottovalutarlo e a far visitare il bambino solo quando la situazione é divenuta insostenibile a casa o a scuola.
Ho incontrato casi di questo tipo molte volte: famiglie messe in scacco da bambini che continuano a dormire nel letto dei genitori o portano il pannolino la notte fino a 4 -5 anni, oppure mangiano dal biberon fino a tarda infanzia, oppure piangono di notte; spesso con due o tre incontri di consulenza la situazione si é risolta.
Una consulenza breve ha interrotto infatti un circolo vizioso di stress di mesi o anni!
E questo soprattutto quando i bambini sono piccoli, cioé nella prima infanzia, in poco tempo <bsituazioni molto difficili.</b
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